Teletruria premiata per i suoi primi 50anni
Il Consiglio regionale della Toscana ha premiato Teletruria, una delle prime emittenti private nate in Italia ‘per avere raccontato con professionalità e imparzialità la storia e l’evoluzione di un territorio per 50anni’. A consegnare la targa all’amministratore delegato Paolo Dottori e al direttore Luigi Alberti, durante la cerimonia, che si svolta martedì 26 novembre nella sala Gonfalone di palazzo del Pegaso, il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo.
Un riconoscimento proposto all’Ufficio di presidenza dal consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli con il presidente del Corecom toscano Marco Meacci, presenti nella sala Gonfalone con i vicepresidenti del Consiglio regionale Stefano Scaramelli e Marco Casucci e il consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza Diego Petrucci. Sono intervenuti anche i consiglieri regionali rappresentanti del territorio aretino Lucia De Robertis e Gabriele Veneri e il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana Giampaolo Marchini.
“Teletruria è un motivo di orgoglio per la Toscana e rappresenta l’innovazione e la tradizione per questa regione”. Le parole del presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo che ha proseguito: “È stata una delle prime emittenti locali a livello nazionale e la prima in Toscana. Si tratta di giornalisti credibili che operano sul territorio in un tempo difficile in cui le fake news scorrono veloci. Sono professionisti dell’informazione che sono in grado di distinguere e aiutare a comprendere meglio quello che accade sul nostro territorio. Un lavoro che è diventato fondamentale nel periodo della pandemia. Teletruria ha avuto la capacità di tenere insieme la cultura, la cronaca locale e lo sport diventando un punto di riferimento non solo per gli aretini”.
“Il mondo dell’informazione sta cambiando velocemente – ha concluso il presidente Mazzeo – e il sistema pubblico lo deve sostenere perché il rischio è che si possano perdere tante voci libere dell’informazione come Teletruria”.
A proporre il premio all’Ufficio di presidenza il consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli: “Noi dobbiamo dire grazie a chi per cinquant’anni ha fatto si che questa televisione non soltanto esistesse, ma sapesse trasformarsi, penso al passaggio dall’analogico al digitale, innovandosi e accompagnando le trasformazioni del territorio. L’augurio è che possa continuare a svolgere questo ruolo importantissimo. Un grazie va ai proprietari, la famiglia Butali, ai giornalisti e alle giornaliste, ai tecnici perché ogni giorno in redazione fanno un lavoro utile per il territorio svolgendo un ruolo che è fondamentale per l’informazione, la formazione e anche l’espressione democratica di una comunità”.
Un premio proposto su iniziativa del presidente del Corecom toscano Marco Meacci: “Si tratta di un’emittente che rappresenta bene il valore dell’informazione e del radicamento al territorio toscano. Teletruria in questi 50anni è cresciuta accompagnando la vita quotidiana e collettiva del proprio territorio, dal punto di vista istituzionale, sociale, economico e sportivo. Si tratta di un’emittente che ha garantito il pluralismo informativo ed è stata punto di riferimento e di servizio in tante situazioni come è successo durante la pandemia”.
A ricevere il premio l’amministratore delegato di Teletruria Paolo Dottori: “La nostra azienda ha sempre guardato al futuro cogliendo i tanti cambiamenti e le evoluzioni. Siamo andati avanti diventando oggi una delle televisioni all’avanguardia e guardiamo al futuro per fare sempre meglio. Fare un’informazione capillare, anche tramite una social tv, è la nostra ambizione per il futuro”. Il direttore Luigi Alberti ha voluto sottolineare un aspetto: “Il grande significato della scelta strategica fatta nel 1983 dall’editore Benito Butali di respingere le offerte per vendere, arrivate anche da Milano, difendendo l’autonomia e dando un’identità ben precisa a Teletruria. Questo credo sia il nostro segreto e la nostra forza che ha mantenuto in vita la nostra Chimera, che non è una Chimera ma una realtà”.
Sono intervenuti e hanno sottolineato l’importanza di Teletruria per il territorio e per la garanzia del pluralismo in Toscana i vicepresidenti dell’Assemblea legislativa Stefano Scaramelli e Marco Casucci e il consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza Diego Petrucci.Il Consiglio regionale della Toscana ha premiato Teletruria, una delle prime emittenti private nate in Italia ‘per avere raccontato con professionalità e imparzialità la storia e l’evoluzione di un territorio per 50anni’. A consegnare la targa all’amministratore delegato Paolo Dottori e al direttore Luigi Alberti, durante la cerimonia, che si svolta martedì 26 novembre nella sala Gonfalone di palazzo del Pegaso, il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo.
Un riconoscimento proposto all’Ufficio di presidenza dal consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli con il presidente del Corecom toscano Marco Meacci, presenti nella sala Gonfalone con i vicepresidenti del Consiglio regionale Stefano Scaramelli e Marco Casucci e il consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza Diego Petrucci. Sono intervenuti anche i consiglieri regionali rappresentanti del territorio aretino Lucia De Robertis e Gabriele Veneri e il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana Giampaolo Marchini.
“Teletruria è un motivo di orgoglio per la Toscana e rappresenta l’innovazione e la tradizione per questa regione”. Le parole del presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo che ha proseguito: “È stata una delle prime emittenti locali a livello nazionale e la prima in Toscana. Si tratta di giornalisti credibili che operano sul territorio in un tempo difficile in cui le fake news scorrono veloci. Sono professionisti dell’informazione che sono in grado di distinguere e aiutare a comprendere meglio quello che accade sul nostro territorio. Un lavoro che è diventato fondamentale nel periodo della pandemia. Teletruria ha avuto la capacità di tenere insieme la cultura, la cronaca locale e lo sport diventando un punto di riferimento non solo per gli aretini”.
“Il mondo dell’informazione sta cambiando velocemente – ha concluso il presidente Mazzeo – e il sistema pubblico lo deve sostenere perché il rischio è che si possano perdere tante voci libere dell’informazione come Teletruria”.
A proporre il premio all’Ufficio di presidenza il consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli: “Noi dobbiamo dire grazie a chi per cinquant’anni ha fatto si che questa televisione non soltanto esistesse, ma sapesse trasformarsi, penso al passaggio dall’analogico al digitale, innovandosi e accompagnando le trasformazioni del territorio. L’augurio è che possa continuare a svolgere questo ruolo importantissimo. Un grazie va ai proprietari, la famiglia Butali, ai giornalisti e alle giornaliste, ai tecnici perché ogni giorno in redazione fanno un lavoro utile per il territorio svolgendo un ruolo che è fondamentale per l’informazione, la formazione e anche l’espressione democratica di una comunità”.
Un premio proposto su iniziativa del presidente del Corecom toscano Marco Meacci: “Si tratta di un’emittente che rappresenta bene il valore dell’informazione e del radicamento al territorio toscano. Teletruria in questi 50anni è cresciuta accompagnando la vita quotidiana e collettiva del proprio territorio, dal punto di vista istituzionale, sociale, economico e sportivo. Si tratta di un’emittente che ha garantito il pluralismo informativo ed è stata punto di riferimento e di servizio in tante situazioni come è successo durante la pandemia”.
A ricevere il premio l’amministratore delegato di Teletruria Paolo Dottori: “La nostra azienda ha sempre guardato al futuro cogliendo i tanti cambiamenti e le evoluzioni. Siamo andati avanti diventando oggi una delle televisioni all’avanguardia e guardiamo al futuro per fare sempre meglio. Fare un’informazione capillare, anche tramite una social tv, è la nostra ambizione per il futuro”. Il direttore Luigi Alberti ha voluto sottolineare un aspetto: “Il grande significato della scelta strategica fatta nel 1983 dall’editore Benito Butali di respingere le offerte per vendere, arrivate anche da Milano, difendendo l’autonomia e dando un’identità ben precisa a Teletruria. Questo credo sia il nostro segreto e la nostra forza che ha mantenuto in vita la nostra Chimera, che non è una Chimera ma una realtà”.
Sono intervenuti e hanno sottolineato l’importanza di Teletruria per il territorio e per la garanzia del pluralismo in Toscana i vicepresidenti dell’Assemblea legislativa Stefano Scaramelli e Marco Casucci e il consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza Diego Petrucci.