Nel 2020 è giunto al  quarto anno il premio alla migliore tesi di laurea magistrale in tema di comunicazione discussa negli Atenei pubblici toscani, le prestigiose Università di Firenze, Pisa e Siena. stavolta non è stato assegnato un solo premio, ma due ex aequo, a due giovani dottoresse, Matilde Tognaccini, per la tesi “E se l’umorismo fosse una cosa seria? Una ricerca sugli internet meme e il sessismo”, e Giulia Vencato, per la tesi “Media Education. Uno sguardo etnografico al modello estone”.

La dottoressa Matilde Tognaccini ha discusso il suo elaborato nell’ambito del corso di Laurea Magistrale in Strategie della Comunicazione Pubblica e Politica della Scuola di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” dell’Università degli Studi di Firenze, avendo come relatrice la professoressa Silvia Pezzoli. 
La commissione valutatrice ha considerato meritevoli la metodologia adottata e il tema, ai quali la dott.ssa Tognaccini ha lavorato in modo attento, approfondito e originale studiando la stratificazione concettuale che viene operata sui meme in Internet, un argomento attuale e ancora poco esplorato della comunicazione digitale. Il quadro teorico dell’elaborato è stato ritenuto solido e trattato con rigore, ed è risultata particolarmente interessante la ricostruzione  dei precedenti culturali dell’oggetto meme stesso.

La dottoressa Giulia Vencato ha discusso il suo elaborato nell’ambito del corso di Laurea Magistrale in Strategie e Tecniche della Comunicazione del Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive dell’Università degli Studi di Siena, avendo come relatore il professor Tiziano Bonini e come correlatore il professor Maurizio Boldrini.   La commissione valutatrice ha  rilevato un lavoro accurato e approfondito di studio della buona pratica dell’Estonia nel campo della Media Education, con un lavoro sul campo possibile grazie alla collaborazione di accademici locali coinvolti nel processo di innovazione culturale del paese, che hanno procurato alla dott.ssa Vencato contatti e mediatori per svolgere lo studio etnografico alla base della ricerca. Il lavoro è originale e sonda un territorio ancora poco esplorato dell’uso dei media digitali, producendo materiali utili per innescare una riflessione anche pratica sull’argomento della Media education nel nostro paese.

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